Ce l'ha fatta ancora una volta, Zamparini.
Non poteva non protestare, è nella sua natura di presidente-opinionista biscardiano-imprenditore casinista. E' anche nella sua logica da scarpe grosse e cervello fino, che poi proprio tanto fino non è visto che ormai l'hanno sgamato tutti e non appena apre bocca o si ride o si pensa ad una nota di colore.
Insomma, per farla breve (perché non avrebbe senso farla tanto lunga), il presidente del Palermo, fu Venezia, ha intenzione di chiedere la vittoria a tavolino o almeno la ripetizione di Roma-Palermo, finita 1-0 con gol di Mancini a suo dire irregolare.
Un raccattapalle si è affrettato a mettere sulla lunetta del corner il pallone, Taddei batte, Mancini insacca di testa. E il Palermo dov'era? Be', sembra strano ma Fontana è uscito su Amantino, la difesa rosanero era schierata e addirittura Simplicio era, da ultimo uomo, sulla linea della porta. Ora non so quale furbata colossale possa aver visto Zamparini, sinceramente, avendo una difesa
formata da statue di sale. Eppure ha annunciato di voler fare ricorso, con parole anche troppo astiose nei confronti di presunti "furbi" che "fanno sempre così". La pagliuzza nell'occhio del prossimo è sempre più grande della trave che sta nell'occhio di chi guarda, biblicamente potremmo dire così. Ma che Zamparini parli di furbi, proprio lui che disinvoltamente passa da una società all'altra, investendo il meno possibile e volendone ricavare il massimo fa un po' sorridere. Per non parlare della quarta sconfitta di seguito del Palermo, di un Guidolin che appena richiamato già aveva le valigie pronte eccetera.
E' bravo, Zamparini. Ma appunto, come ho scritto sopra, ragiona da contadino: ti vuole fregare e non è capace. Dà dei furbi agli altri, sicuro di smuovere quella fetta di opinione pubblica caprona che ama lamentarsi e ci riesce, senza il timore di apparire ridicolo.
All'inizio, cautamente, ho anche pensato che avesse ragione, dicendo che i raccattapalle devono restare dietro ai tabelloni pubblicitari e non devono mettere il pallone sulle lunette dei corner. Poi, perplesso, ho fatto una piccola riflessione: ma da quando in qua il tabellone pubblicitario viene contemplato tra i soggetti sottoposti al regolamento della Lega Calcio?
A Genova, per esempio, questa normativa non si applica? O si applica diversamente? E negli stadi senza pista di atletica, come funziona, visto che oggettivamente la distanza tabelloni-raccattapalle-campo è minore rispetto all'Olimpico o a San Siro?
Non ho trovato articoli ufficiali né norme evidentemente precise.
Anzi, sì. Ma ho trovato queste:
"I raccattapalle devo rimanere dietro i cartelloni pubblicitari senza ostacolare la vista dello spettatore".
E qui Zamparini, visto che vuol fare l'uomo di legge, dovrebbe chiedere un risarcimento per gli spettatori palermitani, o romanisti, "ostacolati" dall'ingombrante presenza dei raccattapalle.
Poi:
"Essi possono dare il pallone al calciatore più vicino senza camminare davanti ai cartelloni pubblicitari". Questo significa due cose. La prima è che "possono" e non "debbono", ma francamente mi sembra un'interpretazione cavillosa, ancorché ragionevole, e lascio perdere. La seconda è che se metti la palla sulla lunetta non cammini davanti ai cartelloni e praticamente la consegni al calciatore più vicino. Dal punto di vista logico, è piuttosto chiaro come, anzi, questo voler velocizzare le azioni risulti compatibile con il regolamento, perché se fai una cosa così di corsa non ostacoli niente e nessuno, né il pubblico, né il gioco, né, soprattutto, la vista dei tabelloni stessi (perché non dimentichiamoci che queste norme sono state create per un discorso di tutela degli sponsor, cioè per soldi). Quindi alla fine a citare la Roma potrebbero essere gli sponsor non adeguatamente visibili. Ma Zamparini che c'entra?
Non parlo di precedenti illustri di interferenze o di raccattapalle sul campo, cose che abbiamo sempre visto e su cui nessuno ha mai avuto da ridire. Sembrerebbe voler giustificare un malvezzo, che poi è una cretinata balzata agli onori della cronaca e nient'altro, dato che nessun tifoso si è aggrappato a storie simili.
Però questo crea un precedente rischioso, sebbene ridicolo, oltre a gettare l'ennesimo discredito sulla Roma in un momento in cui tutto fila liscio e pulito.
Non bastavano gli arbitri, adesso ci si mettono pure i raccattapalle, mannaggia.
martedì 29 gennaio 2008
L'accattapalle
Gol segnato da numerodieci alle 11:40:00
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