sabato 20 ottobre 2007

Regali e arbitri, ma guarda un po'



Il tempo è galantuomo, il tempo è denaro, e ancora, volendo, altri detti popolari. Tanti modi per leggere quella che ormai è una notizia da pendola, da vecchio cucù, e cioè che anche la Juve, meglio, i dirigenti della passata gestione, gradivano omaggiare di cronografi di marca amici di prim'ordine. La notizia non è nuova, dopo i celebri Rolex d'oro della Roma, usanza all'epoca comune a tante società, gli amministratori in carica per dodici anni alla Juventus sotto le feste erano particolarmente munifici come da bilancio. Nell'ultima assemblea degli azionisti, il 26 ottobre 2006, un azionista solitamente abituato a fare le pulci anche ai bilanci Fiat, Marco Bava, aveva chiesto ai rappresentanti del collegio sindacale di indagare sulle spese di rappresentanza del cda. All'epoca, fino al mese di maggio 2006 sedevano in consiglio l'ad Antonio Girando, con poteri esecutivi, e il direttore generale Luciano Moggi. I tre sindaci in vista della prossima assemblea in programma il 26 ottobre hanno preparato una relazione dettagliata in risposta alla denuncia presentata dal piccolo azionista, secondo l'articolo 2408 del Codice Civile. Secondo la relazione del collegio sindacale il dossier delle spese di rappresentanza e omaggio a bilancio al 30 giugno 2006 ammontava a 2,9 milioni. Secondo l'indagine «il 48% di dette spese (1,4 milioni) riguarda omaggi vari di cui 538 mila euro di materiale Nike, 422 mila euro in omaggi di valore unitario inferiore a 25,82 euro, 229 mila euro come conguaglio per biglietti e abbonamenti ». E fin qui quasi tutto in linea con la pomposa gestione della Triade.
57 OROLOGI «Curioso» il dettaglio riguardante «143 mila euro destinati a spese per orologi del costo medio unitario di 2500 euro circa». Ovviamente massimo riserbo sui 57 destinatari dei preziosi orologi, coperta la marca e il modello, da polso, da tavolo o da parete. Deluso l'azionista di minoranza soprattutto dalla conclusione tratta dal collegio sindacale che per questi regali e le restanti spese, afferma che «non è verificabile una significativa destinazione "ad personam" delle stesse ». «Non mi fermo qui, voglio sapere a chi sono finiti 57 orologi di simile valore, alla prossima assemblea ripresenterò nuova denuncia ai sindaci» il commento dell'azionista Marco Bava, che, non si direbbe, è tifoso juventino e azionista Fiat da una vita.

Fonte: La Gazzetta dello Sport 20/10/2007

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