lunedì 30 giugno 2008

La Mala Informacion

Come si fa a creare un caso?
E a convincere le persone, magari in buona fede, che le cose dette o scritte siano vere?
Basta un sito web che parla di calcio. Un sito rivestito di ufficialità, non un blog deserto e incostante come questo.

La riflessione del giorno, a futura memoria, è:

http://www.violanews.com/news.asp?idnew=19627

Per sicurezza copio e incollo "l'articolo":


La domanda nasce spontanea: come fa una società che ha circa 300 milioni di euro di debiti ad avanzare offerte faraoniche ad alcuni dei maggiori fuoriclase di club europei? La risposta non ce l'abbiamo. L'unica soluzione a cui possiamo arrivare, è che tutte le voci che girano siano delle 'bufale'. Ed è la più probabile, in quanto la società giallorossa, come detto, ha una situazione finanziaria in rosso. Rosso Pompeiano, per dirla alla Fantozzi. Già, perchè 300 milioni di euro non son certo noccioline. E allora com'è possibile che si legga "La Roma offre 20 milioni per Mutu" e "Baptista dal Real alla Roma" (il brasiliano costa circa 15 milioni) ed infine "Huntelaar alla Roma, si può". E' vero che dalla cessione (molto probabile, ma non ancora ufficiale) di Amantino Mancini entrerà un bel po' di euro nelle casse della Roma, ma quei soldi non dovrebbero servire per coprire parte del debito? Se dovesse andare in porto anche una sola di queste operazioni, qualcuno ci dovrà dare una risposta esaustiva.

F. M.


Avete capito? Se la Roma, accidenti a lei, dovesse prendere un attaccante, dovrà dare delle spiegazioni a tale misconosciuto "FM" e al prestigioso sito Violanews, interlocutore privilegiato delle grandi società calcistiche e degli economisti italiani.
A dire la verità basterebbe un qualunque tifoso da bar con la voglia di non sparare puttanate ed attenersi alla realtà dei fatti; il consiglio sarebbe di andare a spulciare (come dovrebbe fare un giornalista vero) i bilanci della Roma, fare un raffronto con la situazione attuale di ItalPetroli, documentarsi sugli accordi e i piani concertati con Unicredit ex Capitalia e tirare le somme.
Ma il solerte giornalista di internet ha già capito tutto, e risolve in poco più di 10 righe ciò per cui la famiglia Sensi sono anni che sta pagando.
Bene, anche se non c'è reato, questo modo di agire si chiama calunnia, falso, nella migliore delle ipotesi disinformazione.
Se io apro un bar e contemporaneamente un ristorante, può darsi che il primo vada benissimo mentre il secondo mi costringa a contrarre dei debiti. Per cui mi concentrerò sul bar, capitalizzando gli introiti; i debiti del ristorante, che ai fini fiscali è una società differente, cercherò di pagarli con le soluzioni che riterrò più adeguate. Non è detto che non voglia allargare a dismisura il bar, per poi rivenderlo a caro prezzo e coprire la mia esposizione debitoria, per la quale la mia banca - un soggetto privato - mi ha concesso dei tempi relativamente lunghi.
Insomma, in parole povere: con i soldi miei e le proprietà mie ci faccio quello che mi pare, finché rispetto la legge.
Anche questa è una semplificazione estrema del problema, ma forse è vicina alla realtà più di quanto FM sostiene con le sue illazioni. Magari dovrei cominciare a sentirmi anche io un giornalista, così inizierò presuntuosamente a chiedere risposte esaustive sparando cazzate.

Nessun commento: