domenica 9 dicembre 2007

Sotto la pioggia

... di Livorno, che onestamente d'estate può anche piacere ma d'inverno mette tristezza.
1-1 e tutti a casa, con l'Inter che massacra il Torino e comincia forse il decollo in classifica.
Non mi dilungo molto, non ce n'è bisogno. La partita è stata orrenda, noiosa, con la Roma a tenere palla sterilmente ed il Livorno arroccato in difesa che ha creato diversi pericoli davanti. A tale proposito, un "bravo" di cuore a due attaccanti che venivano dati per spacciati: Diego Tristan e Francesco Tavano.
La nota positiva è stata De Rossi, che nelle ultime gare mi era sembrato sottotono. Oggi è stato un leone, magari un po' infiacchito dal clima ma senza tregua.
Le note negative, invece, sono state purtroppo tante:
- Totti, che è tornato dopo il lungo e misteriosissimo stop. Oggi è stato marmoreo, e non è un elogio al suo fisico. A proposito, l'avevo già notato ed oggi ne ho avuto la conferma: dopo questa sosta è ingrassato e si vede. Sì, ha ancora i colpi del genio quando serve i compagni, ma allora perché non gioca un po' più arretrato? Davanti non si è mai mosso, fa fatica ed ha paura dei contrasti. Lo aspettiamo - e ci mancherebbe - ma tenga conto che a cinque punti dall'Inter non si sta più tanto comodi.
- Mancini, che ormai o fa di tutto per essere ceduto oppure è troppo nervoso oppure si sta rincoglionendo precocemente, perché non ne azzecca più una e dalla sera di Lione non si è più ripreso. Se è vero che le offerte per lui sono alte, che vengano considerate presto dalla società, prima che il prezzo scemi e che si ripetano le pietose scene Emerson-Chivu.
- Ferrari, che pretende un contratto da due milioni netti all'anno, fa i capricci e minaccia di trovarsi altri acquirenti (e qui si intravede la mano sapiente della Yespica), ma oggi ha dimostrato di meritare il minimo sindacale da precario che lavora part-time all'Atesia. Avevo scritto un post di sincero elogio per lui, ma dopo le richieste da superstar può anche andare a fare vedere quanto è bravo altrove.
- Esposito, che anche se simpatico e benvoluto da tutti, anche se impiegato pochissimo e forse male, è diventato un sinonimo di "palla persa" ogni volta che qualcuno cerca di coinvolgerlo nelle azioni.
- Pizarro, che mi piace da morire ma oggi ha dato soddisfazione ai suoi critici, ostinandosi a tenere il pallone e a rigirarsi su se stesso, incartandosi spesso. In un paio di occasioni ha pure fornito due ripartenze pericolose ai livornesi; questi sono errori gravi per un centrale di centrocampo.
- Panucci, perché è indiscutibile e oggi ha giocato al di sotto dei suoi livelli, risparmiandosi, almeno secondo me, per la gara interna di mercoledì contro il Manchester.
- Vucinic, che avrà segnato dei gol pesanti, che starà diventando il nuovo Ibrahimovic (risate del pubblico), che sarà dotato di classe e che come prima punta renderà meglio, ma oggi si è mangiato l'ennesima rete sotto porta. E non è tanto questo il motivo che me lo fa sottovalutare, quanto il fatto che continua a tirare di piatto come un dodicenne perché, a suo dire, "così si piazza meglio la palla". E infatti si vede.
Per il resto mi fermo qui, perché gli altri hanno fatto poco ma almeno ci hanno provato. Dimenticavo che il vituperato Doni è stato davvero bravo, e non era facile.

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